Wind, capitanata da Maximo Ibarra, realizza la migliore performance del mercato TLC nel primo semestre 2014.
Il brillante risultato è stato evidenziato dall’azienda stessa, i conti di metà anno realizzano un aumento della quota di mercato nel segmento mobile, in particolare sul fronte consumer, raggiungendo il 28%, ponendosi a ridosso di Telecom Italia.
In continua crescita anche il segmento dati: i ricavi da internet mobile segnano un +21,1% e quelli del broadband fisso un +3,5%.
La società sottolinea “Nonostante un mercato in contrazione, a causa dell’intensa pressione competitiva che ha caratterizzato il 2013 e della riduzione dei ricavi da sms, in linea con il trend già riscontrato in altri mercati maturi, Wind aumenta ulteriormente la propria quota di mercato nel segmento mobile grazie alla rinnovata offerta All Inclusive sempre più apprezzata dai suoi clienti” e aggiunge “La pressione promozionale, fatta eccezione per un operatore, si è ridotta nel primo semestre dell’anno portando ad una contrazione delle nuove attivazioni con un impatto positivo sul churn.
Per i succitati motivi si prevede che il mercato rimanga sfidante per il resto del 2014 ma con un trend in miglioramento nella seconda parte dell’anno”. I ricavi totali di Wind, nel primo semestre del 2014, contano 2.290 milioni di euro, in contrazione dell’8,2% rispetto ai primi sei mesi del 2013. Quelli da telefonia mobile si riducono dell’8,6% per effetto della pressione competitiva dello scorso anno e per l’impatto del taglio della tariffa di terminazione mobile, che sarà nullo a partire dal prossimo trimestre. Il segmento internet mobile continua a mostrare un forte crescita di ricavi, +21,1% e di clienti a +27,1%. In calo del 7,2% i ricavi totali della telefonia fissa dovuti alla sempre maggiore sostituzione della telefonia fissa con quella mobile e per la maggiore diffusione dei pacchetti bundle che vengono preferiti ai servizi a consumo. Il segmento broadband mantiene una crescita positiva con un aumento dei ricavi del 3,5% trainati dalla componente Ull, in aumento del 5,4%, e compensa, in parte, la diminuzione della componente voce.
Nei primi sei mesi dell’anno Wind, attraverso la controllata Wind Acquisition Finance, ha ottimizzato la propria struttura del capitale rifinanziando, in due operazioni distinte, circa 8 miliardi di euro di debito e riducendo significativamente il costo annuo del debito portandolo dal 9% al 6%. Le due operazioni di rifinanziamento porteranno ad un risparmio sugli interessi pari a circa 300 milioni di euro l’anno.
Fonte: Corriere delle Comunicazioni