Importanti operazioni e decisioni strategiche che valgono miliardi di dollari, in grado di spostare rapidamente gli equilibri, ravvivano il settore ICT: Apple, Google e Microsoft mirano a scalare i vertici mondiali per la capitalizzazione in Borsa e ad aumentare sempre di più i loro capitali.
Apple e IBM superano la loro storica rivalità (iniziata negli anni ’80) e si alleano per promuovere un utilizzo organico e strutturato di smartphone e tablet nel mondo corporate; nel frattempo Apple esulta per i risultati raggiunti con la penetrazione dell’IPhone nel mercato cinese e propone nuovi vantaggi per i propri azionisti nel 2015. Anche IBM si pone grandi obiettivi da raggiungere ma per farlo deve giocare soprattutto sul taglio dei costi: i ricavi, a causa del passaggio di molti clienti ai meno remunerativi servizi cloud, sono soggetti ormai da già nove trimestri ad una lenta e continua erosione.
La carta dei costi, accompagnata però da un buon aumento dei ricavi, è portata avanti anche da Microsoft che ha annunciato il taglio di ben 18mila dipendenti sui 127mila complessivi e desidera procedere verso una profonda e reale rifocalizzazione del portafoglio di business per diventare una “mobile-first, cloud-first company”.
Mobile e Cloud sono i due termini assoluti per descrivere tutti gli sviluppi e gli aggiustamenti nel comparto ICT, oltre che motori di disruption in molti altri campi economici. La possibilità di accedere a Internet in mobilità ha fatto crescere a dismisura e in pochi anni imprese come Apple e Samsung, mettendo in difficoltà altre imprese di rilevanza come Nokia e BlackBerry. Ha fortemente penalizzato le vendite di PC sottovalutando le precedenti posizioni monopoliste di Microsoft e Intel costrette poi ad intraprendere nuove strategie e messo in difficoltà altre società leader come HP, Dell e Sony.
Il ciclo di vita di smartphone e tablet sembra essersi avviato verso la saturazione, le imprese si stanno adattando a questo nuovo contesto pensando a nuovi dispositivi smart per ravvivare il mercato, rivolgendosi a diverse fasce di mercato e nuove aree geo-politiche e di business. La diffusione del cloud computing e l’abbassamento dei prezzi dei server impattano nel settore corporate, dove si mostrano nuovi attori accanto a quelli più tradizionali come IBM, HP, Cisco, Oracle, Sap e Microsoft.
E’ un mercato che si va affollando , nella previsione che la transizione al cloud (in forma integrale o ibrida) prende sempre più piede e si diffonda il modello di sharing economy grazie cui le imprese possano usufruire in outsourcing di servizi alternativi. Microsoft si rivela l’impresa che cavalca maggiormente il fenomeno cloud, avendo come avversari Amazon, Google, Verizon e WMware. Una situazione in grande e continua evoluzione che per il momento non ha creato cadute di valore, anche per la capacità delle imprese di ristrutturarsi e porsi nuovi ovbiettivi, segnerà un contesto ICT sempre più dinamico e l’entrata in gioco di nuovi protagonisti .
Fonte: Corriere delle Comunicazioni