Secondo la rivista americana Economist è Melbourne la città più vivibile al mondo, la metropoli che per il quarto anno consecutivo ha raggiunto il punteggio più alto nel Global Liveability Ranking 2014, l’indagine realizzata annualmente dal periodico. Con Vienna piazzata al secondo posto, tra le prime 10 posizioni si notano quattro città in Australia, tre in Canada, due in Europa e una in Nuova Zelanda.
Il Liveability Ranking ha preso in esame 140 città di tutto il mondo, analizzandole attraverso 30 diversi fattori legati a temi come la sanità, l’istruzione, la cultura, la stabilità, l’ambiente, l’economia e le infrastrutture, attribuendo fino a 100 punti per le città più vivibili.
Nell’analisi della vivibilità, il numero di abitanti e della densità di popolazione non può essere trascurato. Vivere in Australia, dove la densità arriva a circa 3,88 persone per km quadrato, è sicuramente molto diverso che vivere negli Stati Uniti dove si raggiungono i 46 abitanti per km quadrato. Tuttavia questo fattore non può essere l’unico determinante, dato che l’Austria, seconda classificata con Vienna, ha una densità pari a 100 abitanti per kmq.
Dal report è emerso che le città più vivibili sono quelle con alto tasso di occupazione, con sistema sanitario e scolastico eccellenti e dove il rispetto per l’ambiente va di pari passo con la qualità della vita del singolo cittadino. Melbourne negli ultimi anni è sicuramente riuscita a distinguersi in molti settori, a partire da quello edile con la realizzazione del quartiere con il più alto numero di edifici in classe A e ad alta efficienza energetica dell’Australia, il Victoria Harbour, all’interno del quale ha trovato inoltre posto l’edificio più alto mai realizzato con struttura portante in legno (10 piani). La città Australiana, con 97,5 punti su 100, inoltre ha da tempo intrapreso un attento percorso verso la sostenibilità, avviandosi verso il traguardo 2020 Carbon Neutral. Una certificazione a tutti gli effetti che ha visto il City Council di Melbourne impegnata nella promozione della bioedilizia, partendo dal patrimonio pubblico e dal nuovo Municipio completamente carbon neutral, nel settore dell’energia pulita, puntando ad abbassare i consumi e riducendo le emissioni inquinanti.
In fondo alla classifica si nota Damasco con 30,5 punti su 100, preceduta da Dacca in Bangladesh (38,7), Port Moresby in Papua Nuova Guinea e Lagos in Nigeria, entrambe con 38,9 punti.
Fonte: Il Sole 24 Ore