L’Italia è seconda al mondo per efficienza energetica, un risultato di forte valore che fa del nostro paese una guida in tutto il mondo: questo è ciò che emerge dalla recente classifica mondiale dell’efficienza energetica stilata dall’organizzazione no-profit statunitense ACEEE (American Council for Energy-Efficient Economy). Il rapporto analizza e classifica le 16 principali economie del mondo in base a politiche e prestazioni energetiche, prendendo in considerazione gli obiettivi nazionali di risparmio annuo di energia, la regolamentazione per i veicoli a combustibile, i consumi medi per chilometro del parco veicoli, gli standard di efficienza energetica per gli elettrodomestici, il fabbisogno energetico degli edifici (riscaldamento e raffrescamento) e altri fattori più tecnici. Tutto ciò è stato poi tradotto in una scala con valore massimo 100.
La Germania, prima in classifica, ha realizzato 65 punti e stabilito un nuovo record mondiale nel generare il 74% del fabbisogno interno di energia da fonti rinnovabili, inoltre nel mese di giugno ha generato metà della sua richiesta energetica da fonte solare. L’italia la segue con 64 punti, raggiungendo la miglior posizione nel settore trasporti, dovuta alla valutazione del numero contenuto dei km pro-capite percorsi dagli italiani, dal possedere un parco veicoli con consumi molto bassi e “un buon rapporto tra investimenti su trasporto ferroviario e su strada”.
Di seguito si nota l’UE nel suo complesso, emergono Cina (prima nella categoria edifici ed elogiata per i progressi nel perseguire l’efficienza energetica), Francia, India, Giappone, Regno Unito e Spagna.
Il nostro Paese ha raggiunto ottimi voti grazie alle politiche attuate per l’efficienza energetica: sono stati citati i 15 Mtep che risparmieremo con l’attuazione della direttiva europea sull’efficienza e le varie politiche di sostegno messe in campo. L’Italia potrebbe migliorare e segnare importanti passi in avanti nell’edilizia: abbiamo performance nella media europea per quel che riguarda il residenziale, ma gli edifici commerciali consumano più energia per metro quadrato che in qualsiasi altro paese analizzato nel report.
Tra i Paesi meno virtuosi ci sono Australia e Stati Uniti. Gli esperti che hanno lavorato allo studio hanno evidenziato una lentezza eccessiva negli sforzi per migliorare l’efficienza energetica in questi due Paesi, elemento contraddittorio per economie così avanzate.
Il valore aggiunto e significativo del report sottolinea che tutti i paesi in gara hanno ampi margini di miglioramento da conseguire, soprattutto gli Usa che per ora raggiungono solamente un poco onorevole tredicesimo posto.
Fonte: qualenergia.it