Secondo la proiezione emersa a seguito della mappatura realizzata dalla società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico Infratel, nel 2026 su oltre il 70% del territorio italiano le connessioni a banda ultralarga raggiungeranno picchi fino a 300 Mb/s in download.
Nello specifico, su 21.323.878 di reti fisse mappate si oscilla fra il 71 e il 73,6% per i 300 Mb/s, fra il 71% e l’84,2% per i 200 Mb/s e fra il 71% e il 92,3% per i 100 Mb/s.
Per quanto riguarda le aree nere, grigie e bianche sul territorio italiano – classificazione stabilita dalla Commissione Europea per misurare il livello di investimenti privati nelle reti a banda ultralarga – il numero di civici nelle aree nere oscillerà tra il 39% e il 52% del totale, quello nelle aree grigie tra il 43% e 54% e quello nelle aree bianche tra il 5% e il 7%.
Le attività di ampliamento della copertura verranno realizzate nei prossimi anni grazie ai fondi previsti dal PNRR, e la scelta delle aziende incaricate di realizzare le infrastrutture necessarie avverrà tramite bandi di gara che verranno lanciati tra la fine del 2021 e l’inizio 2022. Secondo i dati forniti dagli operatori, le abitazioni coinvolte saranno circa 6,2 milioni.